Banzano e i suoi luoghi

A 450 metri sul livello del mare, abbracciato dalle pendici dei Monti Picentini, Banzano si presenta come il casale più alto della valle di Montoro, un luogo dove natura, storia e spiritualità si fondono in un’identità viva e profonda. 

Non è un semplice borgo, ma il risultato di secoli di trasformazioni, migrazioni e fede popolare. 

Qui, l’altitudine non è solo geografica, ma anche simbolica: Banzano è un punto di osservazione privilegiato, sia fisico che culturale, su tutta la valle e sulla sua memoria.

Nato non da un agglomerato urbano centralizzato, ma attorno a una chiesa, come tipico dei casali medievali dell’area montorese, Banzano è sorto e cresciuto intorno alla spiritualità. 

L’antica chiesa di San Valentiniano ne rappresenta il cuore originario: fondata attorno all’anno Mille, conserva ancora oggi la sua funzione parrocchiale e si lega a una storia che attraversa le migrazioni cristiane orientali e la diffusione del culto lungo la via Salaria. 

Le sorgenti omonime, insieme alla celebre Fontana delle Tre Cannelle, continuano a testimoniare il valore vitale e simbolico dell’acqua in questi luoghi.

L’atmosfera che si respira a Banzano affonda le radici in un passato lontano, quando il piccolo nucleo abitativo, assoggettato all’influenza longobarda, si stringeva attorno alla propria chiesa come unico luogo di identità e speranza. 

Nei secoli, carestie, rivolte, pestilenze e terremoti hanno colpito duramente questo territorio. 

I vicini casali di Castello, Pesculi e Fontana Vetere, oggi scomparsi, sono stati progressivamente abbandonati, e i loro abitanti si sono riversati proprio a Banzano, arricchendone la vita sociale e culturale.

[dagli scritti di Luciano De Felice, storico locale]